Il bancale (anche chiamato pallet o pedana) è attualmente una delle attrezzature maggiormente utilizzate nei magazzini di tutto il mondo allo scopo di appoggiare su di esso vari tipi di materiale a seconda del contesto in cui viene utilizzato e destinati ad essere immagazzinati delle industrie o movimentati attraverso specifici mezzi come ad essempio dei carri elevatori o transpallet.
Grazie alla sua versatilità, facilità di utilizzo e soprattutto al suo basso costo di realizzazione è diventato in pochissimo tempo un elemento inmancabile nelle aziende e nelle industrie portando con sé enormi vantaggi soprattutto in ambito logistico grazie ad una migliore gestione dei prodotti nei magazzini e di conseguenza anche un miglioramento nella gestione dei trasporti, specie per via terra.

L’idea del pallet in ambito civile e industriale nasce per caso, infatti, il suo campo di applicazione iniziale era strettamente militare.

Durante la seconda guerra mondiale molti dei reparti dell’esercito americano usavano delle strutture di legno per poggiare i loro rifornimenti in modo da facilitarne l’immagazinamento ma soprattutto il trasporto con attrezzature meccaniche.

Ciò portò un netto miglioramento nelle tempistiche necessarie e soprattutto richiedeva molta meno manodopera dell’uomo che fino ad allora era costretta a trasportare manualmente tutti i rifornomenti alimentari o militari.
Con la fine del grande conflitto mondiale ci si rese conto abbastanza rapidamente della loro utilità anche in ambito civile, specie nelle industrie e nelle varie aziende. Nel corso degli anni ci sono state varie innovazioni sia dal punto di vista strutturale per adeguarlo ai vari impieghi sia dal punto di vista dei materiali, in particolare legno, plastica e metallo.

A cosa serve il bancale

La sua finalità primaria è senza dubbio quella di velocizzare in modo significativo tutti gli spostamenti di grandi quantità di merci tra le varie basi logistiche delle aziende lungo la catena di produzione o dalle aziende al mercato finale.

Con la globalizzazione e l’avvento di internet e di vari mezzi di trasporto, le varie merci devono viaggiare per moltissimi chilometri da uno Stato all’altro e per questo è importante garantire una gestione dei prodotti quanto più impeccabile e rapida.

Inoltre, permette un migliore sfruttamento degli spazi nei magazzini grazie ad una immaganizzazione precisa e ordinata aumentando indirettamente la resa economica.

Bancale Europallet: uno standard europeo

In ambito europeo si è giunti gradualmente alla regolarizzazione e standardizzazione del bancale arrivando al cosiddetto europallet. In particolare vengono utilizzati dei bancali di due dimensioni diverse:
Bancale EUR: con dimensioni pari a 800 x 1200 mm;
Bancale Philips: con dimensioni pari a 1000 x 1200 mm.

Entrambe le versioni presentano due tratti comuni ovvero la misura relativa all’altezza da terra e la presenza di ben nove piedini (a seconda delle dimensioni o dell’utilizzo del bancale possono essere da 100 mm o 145 mm per lato) e uniti inferiormente tra di loro attraverso delle liste di legno dallo spessore di 22 mm.

Questi tipi di europallet vengono definiti anche come bancali a quattro vie in quanto possono essere perfettamente inforcati da tutti e quattro i lati.

Per quanto riguarda la sicurezza dei bancali a livello europeo un primo grande passo venne fatto nel 1991 quando venne fondata l’European Pallet Association la quale fin da subito assunse il controllo e la gestione del prodotto e organizzò successivamente un preciso sistema che regolarizzava tutto ciò che riguardava il controllo qualità e le aziende preposte alla riparazione dei bancali. Da allora tutte le industrie che non rispettano questi standard di sicurezza vengono punite attraverso sanzioni amministrative e nei casi più gravi anche con la sospensione dell’attività o la revoca della licenza con conseguente chiusura immediata.
Un altro passo nella gestione dei trasporti con bancali è stato fatto pochi anni dopo armonizzando le misure dei container da trasporto con i bancali stessi. Attualmente, ad esempio, un semirimorchio standard può contenere fino a 34 europallet contemporaneamente anche se spesso per ragioni di sicurezza si tende a caricarne qualcuno in meno.

Il bancale di cartone

Nell’ultimo periodo, sull’onda delle proteste pro-ambiente, molte aziende produttrici di pallet hanno deciso di intraprendere una svolta green progettando e realizzando dei particolari bancali di cartone ad alta resistenza e biodegradabilità. A differenza dei comuni bancali in legno o plastica risultano essere molto più ecosostenibili, leggeri e meno ingombranti.
Tutto ciò grazie al totale riciclaggio dei vari materiali cartacei con cui è costruito e ad uno spessore che raramente supera i 7 mm.

Un peso minore del bancale di cartone rispetto a quello di legno, inoltre, impatta in modo minore sulla quantità di carburante necessario per il trasporto con conseguente diminuzione dell’anidride carbonica prodotta dai vari gas di scarico.
Il loro montaggio non richiede alcun utilizzo di colla artificiale né di chiodi metallici, basta infatti incastrare i vari pezzi tra di loro e in questo modo si garantiscono tempi e costi di produzione drasticamente inferiori oltre a diminuire sensibilmente il rischio di possibili infortuni dovuti alla presenza di chiodi.
Il cartone, infine, non richiede alcun trattamento chimico antibatterico o antiparassitario quindi l’impatto ambientale dei bancali in legno è molto vicino allo zero. Un bel passo in avanti nel mondo dell’industria e della logistica verso un futuro più eco-friendly e verde.